Il Convegno Regionale promosso dagli Uffici Pastorali della CET, è stato, anche quest’anno, un’occasione preziosa che ha dato modo di riflettere sul tema “Educare alla Speranza che non delude”. Fra gli interventi più toccanti quello di don Luigi Verdi, della Fraternità di Romena, che ha ribadito quanto oggi siamo sopraffatti dalla mentalità che vuol portare a farci scappare dalle responsabilità e pensare solo a noi stessi. “Vi auguro di non uccidere tre cose: la bellezza, la tenerezza e la gioia”. Solo avendo il coraggio di difendere e promuovere questi tre valori potremo infondere speranza, che è una “corda lanciata dall’alto” alla quale tutti, stanchi di camminare e di camminare insieme, potremo attaccarci. Dopo essere stati introdotti “anima e corpo nel tema della giornata”, come ha sottolineato il conduttore dell’incontro, Claudio Gentili, è stata la volta di un imprenditore: Marco Bartoletti. La sua azienda è nel Fashion-moda, 250 dipendenti, un indotto importante e…lavora anche con persone fragili, che tramite quel lavoro riacquistano dignità e combattono per una guarigione che talvolta arriva. Dal mondo del lavoro siamo passati a quello della malattia con il dottor Ferdinando Garetto della “Fondazione Faro”; ha affrontato il tema della “speranza quando non c’è più speranza” cioè l’accompagnamento di chi è in una fase terminale della propria vita. “Stare accanto a chi soffre significa prendersi cura non solo della persona malata ma di tutta la sua famiglia” e il suo essere medico che lavora in questo difficile ambito lo continua a far incontrare uomini e donne che vogliono sentirsi vicino qualcuno perché è questo stare accanto “la dimensione della speranza che unisce terra e cielo e ci fa sentire meno soli”. Per noi che ci occupiamo di Pastorale Familiare l’intervento di Vanda e Alessandro Schiavi è stato particolarmente emozionante: una coppia “risorta” dopo essere sprofondata nell’inferno di una perdita che ci ha mostrato cosa significa trovare di nuovo la speranza! Vanda Schiavi (sola per una indisposizione del marito) ha raccontato la loro storia. Alessandro e Vanda una coppia come tante altre, cristiani per tradizione e per cultura, con una meravigliosa figlia che improvvisamente muore in un incidente. “Il velo della morte ci aveva avvolto” e cominciò un viaggio disperato di ricerca esistenziale. Per una “Dio incidenza” (perché Vanda chiama così le coincidenze) vengono a conoscenza del Rinnovamento dello Spirito e allora inizia un cammino nuovo. Il gruppo di preghiera li sosteneva, ma c’era una divisione fra loro che continuava ad avanzare e a far perdere la speranza: ”vivevamo il dolore in modo separato e allora abbiamo gridato al Signore e Lui ci ha risposto”. Hanno partecipato ad un seminario a Loreto per la riscoperta della Grazia del Sacramento del Matrimonio e quel “fiume carsico” del quale niente o quasi sapevamo ci ha dissetati. Hanno attinto a quella sorgente di Salvezza che lo Spirito Santo aveva donato loro il giorno delle Nozze e continuano a portare speranza a coppie che, come loro, devono affrontare il dolore immenso della perdita di un figlio.
Infine uno spaccato sul mondo della scuola con l’esperienza delle comunità Papa Giovanni XXIII. Riccardo Ghinelli ha presentato la “Scuola di gratuità” che cerca di togliere la competitività e l’individualismo ed educare all’inclusione e all’attenzione all’altro. La ricerca di un nuovo “linguaggio gentile”, l’insegnante che deve essere alleato e non semplice controllore, che deve credere nella possibilità di ogni alunno di scoprire e tirar fuori il meglio di sé. I disabili che diventano ricchezza per la classe e l’errore considerato sempre occasione per imparare. Vedere i progressi di questi ragazzi è davvero segno di speranza per un futuro migliore dove “si porta insieme” la gioia e il dolore della vita.